Dejistani Elisa

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Biografia

Nasce a Buenos Aires (Argentina) da una famiglia di origine italiana. Scultrice, disegnatrice e poetessa. Come artista plastica esordisce creando una tecnica da lei denominata Lew-disco-scultura (1968-1975), utilizzando un materiale insolito, Ebonita, resina termorigida trattata con cannello e diversi prodotti chimici. Si perfeziona e frequenta studi di Anatomia Artistica, Disegno e Scultura con i maestri Antonio Sassone e Alberta Balietti (’75-’82). Collabora con il Supplemento culturale del quotidiano LA PRENSA e con riviste nazionali e internazionali. Insegna Scultura presso il suo atelier di Buenos Aires. Ricopre I’incarico di Segretario Generale dell’Asociacion ARGENTINA DE ARTISTAS ESCULTORES. Affascinata dall’Italia in seguito ad un viaggio, progetta ARGENTALIA’97 una scambio culturale italo-argentino e programma una serie di mostre nel nostro Pease. Trasferitasi temporaneamente in Italia, lavora, nell’atelier allestito in una spazio messo a disposizione dal Centro Studi Sociali e Politici di Avigliano (Pz), a delle opere che verranno esposte nelle sue mostre. La serie di esposizioni, inaugurata dalla personale al Castello di Lagopesole (Pz), ha visto come appuntamento successivo la mostra organizzata della Casa Argentina cheè tenuta nel Gennaio ‘98 presso I’Ambasciata Argentina a Roma.

Critica

Quella di Elisa Dejistani è I’opera di un’artista piena di interrogativi che, attraverso le sue sculture, cerca dì estrinsecare lo spirito della materia. Analizzando i suoi lavori, si percepisce una forte vitalità espressiva, basata su di un solido studio che si dimostra inattaccabile dalla banalità e dall’inconsistenza di molti esami e osservazioni continuamente presenti. Dejistani realizza la sue arte impiegando materiali duri come la pietra dì Misiones, il marmo di Cordoba, I’alabastro e le leghe di pietra, legno e bronzo. Nelle sculture, I’elemento umano è sempre presente, nitidamente, o semplicemente come punto dì partenza per una sintesi che arriva ai Ilmiti dell’astrazione, modellandosi ìn linee dl forza, ìn ritmi puramente plastici, in tensioni e zone di tranquillità. In un gioco dì opposti, Dejistani lavora con strutture dense e terse che additano a una dimensions spirituale in opposizione alla rudezza del mondo materiale. L’impiego di verticali e di ali acquista il simbolico carattere dì elevazione, come il motivo frequente delle mani è la metafora della lotta con la materia per rivelare verità interiori, inquietudini che ossessionano la scultrice Dejistani.  - Sarah Guerra
(Membro dell’Associazione Intemazionale di Critici d’Arte)

Biography:

She was born to Buenos Aires (Argentine) from one family of Italian origin. Sculptress, draughtwoman and poetess. Like plastic artist begin creating one technical from she called Lew-disc-sculpture (1968-1975), using an unusual material, Ebonita, resin term-rigid dealt with tube and various chemical products. She perfects and attends studies of Artistic Anatomy, Design and Sculpture with masters Antonio Sassone and Alberta Balietti (’ 75-’ 82). The PRENSA collaborates with the cultural Supplement of the daily paper and with national and international reviews. Standard Sculpture in her atelier of Buenos Aires. She covers the assignment of General Secretary of ARGENTINE Asociacion DE ARTISTAS ESCULTORES. Fascinated from Italy later on to a travel, a cultural exchange plans ARGENTALIA’ 97 Italian-Argentine and program one series of extensions in our Pease. Moved temporary in Italy, she works, in the atelier prepared in a space put to disposition from the Center Social and Political Studies of Avigliano (Pz), to of the works that will come exposed in her exhibition. The series of exposures, inaugurated from the staff to the Castle of Lagopesole (Pz), has see like successive appointment the organized extension of the Argentine House that has kept in January ‘ 98 in the Argentine Embassy to Rome.

Critic:

That one of Elisa Dejistani is the work of a full artist of interrogated to you that, through her sculptures, she tries to express the spirit of the matter. Analyzing her work, perceives one strongly expressive vitality, based on a solid study that demonstrates unattackable from the triviality and the insubstantiality of many examinations and continuously present observations. Dejistani realizes its art employing material hard like the stone dì Misiones, the marble of Cordoba, the alabaster and stone alloys, wood and bronze. In the sculptures, the human element is always present, clearly, or simply like point dì departure for a synthesis that arrives to the limits of the abstraction, modeling itself ìn lines dl force, in pure plastic rhythms, in tensions and zones of tranquillity. In a game of opposite, Dejistani works with dense structures and terse that they point out to one dimensions spiritual in opposition to the rude of the material world. The employment of vertical and wings acquires the symbolic character dì elevation, as the frequent reason of the hands is the metaphor of the fight with inner the matter in order to reveal truth, restlessness that obsesses the sculptress Dejistani. - Sarah Guerra
Member of the Intemational Association of Art Critic

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