Consoli Carmelo
Biografia
Carmelo Consoli è nato a Roma nel 1940 da genitori siciliani. Fin da giovanissimo ha dimostrato una profonda passione per l’arte tanto che, gia nel 1958, fa le prime apparizioni in pubblico, nello scenario suggestivo e stimolante della Fiera di Via Margutta. Ha effettuato studi umanistici ed artistici, proseguendo poi lo studio della figura con L. Ciavatta e perfezionandosi in pittura presso l’Accademia Spagnola a Roma dove fu introdotto nel 1964 dagli amici pittori Augustin Celis Gutierrez ed Antonio Zarco Fortes, vincitori del “Grand Prix de Rome” e negli anni successivi con Raphael Ubeda. Nel 1966 Consoli è invitato a Parigi quale rappresentante dei pittori romani. Qui si ferma per un lungo periodo di studio. Dal 1967 inizia a soggiornare in varie località dell’Italia meridionale (Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna) dove, soggiogato ed affascinato dai colori e dalla bellezza dei luoghi, dipinge con foga, mantenendo fede all’intima esigenza del contatto diretto con la natura. Numerose mostre e rassegne sanciscono la sua definitiva affermazione. Nel 1971 rientra a Roma, dove prosegue la sua attività con sempre crescente successo, fino al 1976, quando si stabilisce definitivamente in Umbria. Da qui continua il suo girovagare sia in Italia che all’estero cercando e cogliendo sempre nuove stimolanti emozioni per la sua pittura “en plein air” e riscuotendo sempre unanime consenso e successo nelle numerose mostre allestite.
Critica
Il Consoli è una specie di “fauve” (e persino chiarista), innamorato della luce, la quale, nel contesto dela sua opera si confonde con la materia della tessera cromatica. La luce e il colore centralizzano ogni regione del dipinto; e sono, queste zone, terre dissepolte, bruciate, venate e fettate, come a voler mostrare ogni mistero di sé. La natura quasi fuoriesce, con la forza dei colori, dalla tela, si mostra nella sua pienezza multiforme, diventa così un emblema, una forza primigenia, multiforme e pur singola anaforica e pur unitaria. Consoli si avvicina all’astratto. - Vinicio Saviantoni
Questo modo di partecipare alla vita del creato consente al pittore di non perdersi nella descrizione di particolari inutili ma anzi di intuire e restituire in forma di sintesi l’essenza del contenuto, riassumento nel contrasto dei colori, nei colpi improvvisi di luci e nella forza delle ombre lo spirito della percezione spontanea e della gioiosa volontà di dare con la sua opera la reale partecipazione all’attimo dell’estasi creativa. Il suo amore per l’arte diviene cosi amore verso il prossimo al quale vuole donare il momento vissuto, la gioia provata, la partecipazione della parte al tutto, l’inserimento dell’essere nel vortice del moto universale. - Cesare Pezzali
Biography:
Carmelo Consoli was born to Rome in 1940 from sicialian parents. Since young has demonstrated one deep passion for the art that, already in 1958, ago the first apparitions in public, the evocative and stimulating scene of the Fair of Via Margutta. He has carried out humanistic and artistic studies, continuing then the study of the figure with L. Ciavatta and perfecting themselves in painting near the Spanish Academy to Rome where it was introduced in the 1964 from the friends painters Augustin Celis Gutierrez and Antonio Zarco Fortes, winners of the “Grand Prix of Rome” and in the years succeeded to you with Raphael Ubeda. In the 1966 Consoli which representative of the painters was invited to Paris representative of the roman painters. Here firm for along period of study. From 1967 he begins to stay in several localities of southern Italy (Calabria, Puglia, Sicily and Sardinia) where, subjugated and fascinated from the colors and the beauty of the places, he paints with heat, maintaining faith to the intimate requirement of the contact directed with the nature. Numerous extensions and reviews sanction his definitive affirmation. In 1971 he re-enters to Rome, where succeeding continues his activity with always increasing, until 1976, when he is settled down definitively in Umbria. He continues here his roam about Italy that to the foreign country trying and picking always new stimulating emotions for his painting “en plein air” and riscuotendo always unanimous consent and succeeding in the numerous prepared extensions.
Critic: Consoli is a species of “fauve” (and even chiarista), sweetheart of the light, which, in the context dela its work gets confused with the matter of the chromatic ticket. The light and the color centralize every region of the painting; and they are, these zones, lands dissepolte, burnt, venate and fettate, like to wanting to show every mystery of himself. The nature nearly exit, with the force of the colors, from the burlap, extension in his fullness multishapes, becomes therefore a emblem, a primogeniture force, multishapes and also single and also anaforic unitary. Consoli approach themselves the separated one. - Vinicio Saviantoni
This way to participate to the life of the created one concurs with the painter not to get lost in the giving back and intuire but indeed useless particular description in synthesis shape the essence of the content, re-employ in the contrast of the colors, the unexpected blows of lights and the force of the shadows the spirit of the spontaneous perception and the joyful will to give with his work the real participation to the moment of the creative ecstasy. His love for the art becomes so love towards the next one to which he wants to donate the lived moment, the tried joy, the participation of the part to all, the insertion of the being in the vortex of the universal motion. - Cesare Pezzali