Carminucci Edda
Biografia
Edda Carminucci vive e lavora a Roma, dove si è diplomata al Liceo Artistico net 1974. Net 1986 si è diplomata in Scenografia alla Accademia di Belle Arti di Roma. Fra il 1987 ed il 1993 ha sviluppato una larga attivita come pittore di scena, aiuto scenografo e costumista per il cinema, per il teatro lirico e per la televisione. Come pittore di scena ha realizzato, fra l’altro, vetrate Liberty, copie di quadri di Modigliani e Gentileschi, nonchè manifesti. Dal 1994 ha deciso di concentrare la propria attività sulla pittura, sviluppando particolarmente una ricerca figurativa su legno. E’ stata ospitata per la sua prima personale nel Palazzo Municipale di Campodimele, 1994 (Latina). A Roma ha esordito nel febbraio 2001 con una personale presso la “Galleria Della Tartaruga” di via Sistina. Nell’aprile 2001 ha partecipato alla collettiva “Solo Acquarello” nella stessa galleria. Personale presso la “Galleria d’arte Mentana” di Firenze, febbraio 2002. Nel marzo 2002 ha partecipato alla collettiva “Donne in Arte” presso la Limonaia di Villa Strozzi, Firenze. Nel giugno-luglio 2002 ha partecipato alla collettiva “Insieme: presenze in galleria” presso la Galleria d’arte Mentana di Firenze. Dal 28 settembre al 4 ottobre ha partecipato all’iniziativa “Studi Aperti”, che ha previsto l’apertura al pubblico dello studio dell’artista. Personale presso la “Galleria Della Tartaruga” di via Sistina a Roma, febbraio 2003.
Critica
Le nuove pitture di Edda confermano la sua passione di meticolosa raffiguratrice di emozioni ricavate da primi piani ravvicinati dell’incontro di corpi maschili e femminili in un giuoco di sguardi incrociati, di perplesse identità meditabonde che si rispecchiano come impronte sulla superficie viva di tavole translucide, quasi smaltate. Corpi elastici e volti misurati dall’attimo succedente ad una vitalità esibita e consumata si affacciano sul quadro come decalcomanie della memoria. Femmine assorte, accoccolate, invaghite dei loro vezzi, come oggetti da copertina, segnalano una silenziosa animosita di aspirazioni, vaghe e imbronciate disposizioni sentimentali. La superficie smaltata non riproduce nella forma il modellato di una fisica dei corpi, ma di una psicologia che si enuncia nell’epitelio della pittura riflettendo ombre e luci, suggerendo nervosità di movimento, espressione contenuta di tensioni fisiche e mentali. La natura del supporto, in genere ligneo, giova molto a questa impresa figurativa per la vitalità mobile della sua trama modulata di piani colorati. E ne emerge con freschezza immediata il tentativo di restituire nei gesti, nelle positure, negli atteggiamenti fotografici lo stupore di uno “sguardo” femminile alla scoperta di inesprimibili verità contenute nel senso e nella emozione. Le figure dipinte da Edda sono immagini trasparenti come appunto il ricordo di una emozione vissuta filtrata nella materia robusta del legno con vibrazioni di leggera persistenza fino ad ottenere l’effetto estetico di una assorta contemplazione. Volti umani d’uomo e di donna si riflettono come in uno specchio nel giardino concluso di una singolare inquietudine: se gli amanti di Edward Munch si univano in circolo navigando allacciati tra le stelle, i corpi distesi ritratti da Edda figurano la traccia lontana di un gesto, o I’impronta di una esistenza separata dal riguardante, come l’ombra di un passato che non ritorna. La pittura si incarica di enumerare gli indizi e segnalare sensibilmente i passaggi di una rappresentazione svanita, simulando il sentimento della illusione con stesure di colore leggero che sfiorano appena la superficie mentre il supporto si rivela un indispensabile complemento visivo. Edda non cerca effetti tonali, e non si innamora delta forma per se stessa: in genere la sua intenzione estetica si appunta sulle virtù plastiche dei materiali - la carta, il legno - per consentire al loro potere immaginativo di lievitare attraverso un lavoro paziente di ritocchi diluiti quasi a forma di carezza. Profili e ritratti si alternano in una teoria di atteggiamenti colti di sorpresa e l’impressione dell’istantanea ce li restituisce immobili,quasi innaturali, come sempre accade quando il filmato delta vita si interrompe bruscamente al cospetto di un trauma o di un evento inatteso. La scena rappresentata allude cosi anche a possibili catastrofi, imminenti o appena accadute, che nutrono la forma delta narrazione e suggeriscono una trama immaginaria di simboli e visioni. Perfino l’occhio di un volto, che fissa generalmente il vooto, sottolinea il valore delta immagine riflessa nell’attimo prezioso di una pausa interminabile, come traccia della vita fuggevole net tempo. Animata dal sentimento elegiaco delta memoria, e da una introversione dello sguardo, la pittura di Edda e come una nota di diario appuntata sulla sabbia, un manoscritto imbottigliato the naviga per mare, o il documento trascritto di una vivida emozione scomparsa. Questa lucida tensione sentimentale guida sempre la mano delta pittrice, e ne conforta l’estro the si esprime nella coerente ricerca di uno stile. - Duccio Trombadori
Biography
Edda Carminucci live and work to Rome, where it has been graduated to Artistic Grammar school in 1974. In 1986 has been graduated in Scene Painting to the Academy of Fine Arts of Rome. Between 1987 and 1993 have developed one wide activity like scene-painter and costumist for the cinema, the lyric theatre and the television. As scene-painter has realized, between the other, vetrate Liberty, copies of pictures of Modigliani and Gentileschi, nonchè manifest. From 1994 he has decided to concentrate the own activity on the painting, developing particularly a figurative search on wood. Accommodated for her first staff in the Municipal Palace of Campodimele, 1994 (Latina). To Rome she has began in February 2001 with one personal in the Galleria della Tartaruga of via Sistina. In the often year she has paitecipated to the collective “Single Water-Colour” in the same gallery. Personal Exhibition in the “Art Gallery of Mentana” of Florence, February 2002. In March 2002 she has participated to the collective “Women in Art” in the Limonaia of Villa Strozzi, Florence. In june-July 2002 she has participated to the collective “Together: presences in gallery ” in the Art Gallery of Mentana of Florence. From the 28 September to 4 October she has participated to the initiative “Opened Studies”, that it has previewed the opening to the public of the study of the artist. Personal exhibition in the “Galleria della Tartaruga” of via Sistina to Rome, February 2003.
Critic:
The new paintings of Edda confirm her passion of meticulous representer of obtained emotions from draw near you of the encounter of male bodies and feminine in a clearance of looks it intercrosses to you, of perplexed rispecchiano identities meditabonde that like prints on the surface alive of tables translucide, nearly enameled. Elastic bodies and faces measured from the moment happening to an exhibited and consumed vitality show oneself on the picture like decalcomanias of the memory. Absorbed females, squated, take of theirs habits, like objects from cover, signal one silent animosity of aspirations, vague and sulkies sentimental dispositions. The enameled surface does not reproduce in the shape the modeled one of one physical of the bodies, but of a psycology that enunciates in the epithelium of the painting reflecting shadows and lights, suggesting nervousness of movement, contained expression of physical and mental tensions. The nature of the support, in wood kind, do good a lot to this figurative enterprise for the mobile vitalità of its modulated weft of plans colors to you. And the attempt emerges some with immediate freschezza to give back in the gestures, the positure, the photographic attitudes the astonishment of one “feminine look” to the discovery of contained inesprimibili truth in the sense and the emotion. The figures painted from Edda are transparent images like note the memory of one emotion lived leaked in the sturdy matter of the wood with vibrations of light persistence until obtaining the aesthetic effect of one absorbed contemplation. Human faces of man and woman are reflected like in one mirror in the garden concluded of one singular restlessness: if the lovers of Edward Munch joined in circle being annoying connect to you between stars, the extended bodies ritratti from Edda figure the far trace of a gesture, or I’ print of an existence separated from the regarding, like the shadow of a past that does not return. The incarica painting to enumerate the indications and considerably to signal the passages of a vanished rappresentation, simulating the feeling of the illusion with drawings up of light color that graze the surface hardly while the support reveals an indispensable visual complement. Edda does not try tonal effects, and fall in love is not formed for if same: in kind its aesthetic intention is pined on the plastic virtues of the materials - the paper, the wood - in order to concur with their imaginative power to leaven through a job patient of retouchs diluted nearly to caress shape. Profiles and portraits are alternated in a theory of cultured attitudes of surprise and the impression of the instantaneous one ce gives back pieces of real estate to them, nearly unnatural, as it always happens when the film of the life is interrupted abruptly in the presence of a shock or of an unexpected event. The represented scene alludes so also to possible catastrophes, imminent or as soon as happened, that nourish the shape of the narration and they suggest one imaginary weft of symbols and visions. Even the eye of a face, than fixed generally the vooto, emphasizes the value delta image reflected in the precious moment of one interminable pause, like trace of the life fugitive in the time. Animated from the feeling elegiac of the memory, and from a introversion of the look, the painting of pined Edda and like a famous one of per diem on the sand, a bottled manuscript the is annoying for sea, or the document transcribed of one vivid emotion passing. This polishes sentimental tension guides always the hand of the painter, and of she relieves the inspiration the expresses in the coherent search of one style.
Duccio Trombadori
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